Palazzo Bidasio Zoppas (1), frutto dell’ accorpamento di unità contigue, fu costruito prima del 1522 dalla famiglia Graziani. Fu poi dei Balla (1753) e dei Bidasio (1820) che a loro volta lo vendettero alla famiglia Zoppas a metà del Novecento. Gli affreschi sulla facciata di via XX Settembre, raffiguranti elementi decorativi, una scena pastorale e una figura femminile, risalgono al tardo ‘400 e agli anni Venti del ‘500.
La costruzione della Chiesa dei SS. Maria e Leonardo (2), dal sec. XVIII Duomo cittadino, fu iniziata nel 1345 dai Battuti, confraternita presente in città dal secolo precedente. Ampliata alla fine del sec. XV e ristrutturata nel sec. XVIII, la chiesa conserva importanti opere d’arte, tra cui una Sacra Conversazione di G.B. Cima da Conegliano (1493). Degno di nota è anche il bel campanile della fine del Quattrocento, che reca una curiosa ed un po’ inquietante iscrizione latina sullo scorrere del tempo. La facciata della sovrastante Sala dei Battuti (3) fu affrescata alla fine del Cinquecento da Ludovico Teoput, detto il Pozzoserrato, con scene tratte dalle Sacre Scritture.
L’interno è decorato con un ciclo di affreschi cinquecenteschi, opera in gran parte di Francesco da Milano, raffiguranti la storia di Cristo. Nell’attigua Sala del Capitolo (4) sono esposti cinque arazzi di manifattura fiamminga, databili intorno al 1560, che narrano la storia di Davide e Betsabea.
Di fronte, sull’altro lato della via, si trova l’elegante facciata seicentesca di Palazzo Giusti (5), dal secondo dopoguerra residenza dell’ arciprete e canonica del Duomo.