Calle Scoto de Scoti è un'antica mulattiera, universalmente conosciuta come Calle degli Asini. Ha assunto l'attuale denominazione il 7 dicembre 1955.
Il nome Calle degli Asini suggerisce l'immagine degli asinelli che si inerpicavano verso il colle, ma una leggenda ne attribuisce l'origine alla vittoria contro i Trevisani del 15 giugno 1233.
I Coneglianesi vi catturarono 18 cavalieri e 29 fanti che liberarono solo il successivo 3 agosto.
L'entusiasmo cittadino trasfigurò la verità in mito. Si raccontò che i prigionieri, come veri e propri asini, dovettero portare sul dorso i vincitori dal borgo al castello passando per questa viuzza, che prese così il nome di Calle degli Asini.
La denominazione Scoto de Scoti, data nel 1955, commemora invece un protagonista della storia cittadina.
Scoto de Scoti il primo agosto 1329 guidò la missione diplomatica che offrì Conegliano a Mastino della Scala, Signore di Verona, ma gli Scaligeri vessarono la città con enormi tasse e Scoto preparò la sollevazione, che avvenne il 26 marzo 1337.
Il giorno dopo il castello fu offerto al doge e il 4 aprile si inaugurò la prima dedizione della città a Venezia.
Il 5 giugno 1339, però, temendo che Venezia intendesse sottoporre Conegliano al controllo di Treviso, l'antica rivale, Scoto offrì la città al Patriarca di Aquileia.
Il 28 giugno Venezia garantì l'indipendenza, e la città rassicurata tornò sotto San Marco sino al 1356.