Palazzo Sarcinelli (1) fu fatto costruire dal nobile Simon entro il 1518. Nel XVI secolo ospitò importanti personaggi tra cui Bona, regina di Polonia, Massimiliano Arciduca d’Austria e Enrico III re di Francia.
All’interno si conservano affreschi rinascimentali nell’androne e nel salone del piano nobile, arricchito anche da un apparato decorativo in stucco. Attualmente il palazzo è sede di prestigiose mostre d’arte.
La vicina Casa Longega (2) fu edificata nel XV secolo. Le facciate presentano molti elementi decorativi in terracotta, tra cui una duplice serie di formelle recanti scritte e monogrammi, cornici con foglie d’acanto e capitelli decorati su cui si nota lo stemma della nobile famiglia Montalban.
Al termine di via Marcatelli si può notare l’interno di Porta di San Polo (3), uno dei tre ingressi della terza cinta muraria della città.
Sulla facciata della casa d’angolo (4) è murata una lapide datata 31 agosto 1791, posta a ricordo di un eccezionale tiro che permise a Giovanni Bastianello, detto Moschino da Firenze, di fare arrivare fin qui un pallone scagliato dall’angolo di casa Piutti, nei pressi di piazza Cima
Sull’altro lato della strada le facciate dei palazzi (5) sono testimoni dell’antica “urbs picta”, ossia dell’uso di abbellire gli spazi pubblici grazie a dipinti e decori. Sono ancora ben visibili, infatti, le immagini di una ragazza che legge, di un cavaliere e di Adamo ed Eva.