Palazzo Montalban nuovo (1) fu iniziato nel 1781 dall’architetto padovano Andrea Zorzi che progettò la facciata di stile neoclassico con andamento curvilineo per adattarla alla forma urbana. Il doppio accesso fu voluto per permettere il passaggio dall’antico centro storico alla Piazza delle Pecorelle (oggi IV Novembre).
Nell’androne è leggibile un’iscrizione che ricorda Maddalena Montalban, fervente mazziniana e repubblicana, che pagò col carcere il suo patriottismo. L’interno del palazzo, che ospitò tra gli altri anche Napoleone I, conserva un arioso salone delle feste e diversi ambienti decorati con affreschi.
A fianco del palazzo si trova l’Oratorio della Beata Vergine della Salute (2) che la famiglia Montalban fece erigere nel 1652 in ricordo della peste del 1630.
L’interno presenta sul soffitto l’Ascensione della Vergine attribuita a Sebastiano Barozzi (1885 – 1944) e la pala d’altare, raffigurante la Madonna col Bambino incoronata dagli angeli attribuita a Antonio Zanchi (1631 – 1722).
Di fronte vi è l’antico Monte di Pietà (3), istituito nel 1504 dalla Confraternita dei Battuti per aiutare le fasce più deboli della popolazione, integrando l’attività di prestito di denaro, storicamente affidata alla comunità ebraica.
La facciata fu affrescata nel 1522-24 da Ludovico Fiumicelli che dipinse la Pietà e angeli reggenti gli strumenti del martirio di Cristo.
Dopo le soppressioni napoleoniche, almeno dal 1830 l’edificio fu adibito a luogo di ristoro e dal 1925 ospita il Canon d’oro, residenza d’epoca e locale storico del Veneto.